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  • Maurizio Villani - Lucia Morciano
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Aggiornamenti Pubblicazioni

Criticità del visto di conformità

  • Aggiornamento del 18/11/2021

La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 30131 del 26 ottobre 2021, ha chiarito che non si applica l’esimente di cui all’art. 6, comma 3, D.lgs. n. 472/1997 in caso di apposizione del visto di conformità da parte di soggetto non abilitato allorquando si versi in ipotesi di indebita compensazione di crediti non spettanti.

Questo aggiornamento è disponibile in formato Portabile pdf

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I TRIBUTI LOCALI

I TRIBUTI LOCALI

Opera aggiornata al D.L. 14 agosto 2020, n. 104 convertito con modifiche dalla L. 13 ottobre 2020, n. 126 e al D.L. 20 ottobre 2020, n. 129 recante “Disposizioni urgenti in materia di riscossione esattoriale”
  • Maurizio Villani
  • Nov 2020
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Il divieto di ius novorum in appello

  • Aggiornamento del 08/01/2021

La Suprema Corte, con sentenza n. 5160 del 26 febbraio 2020, ha enucleato il principio di diritto in virtù del quale il divieto di domande nuove, previsto dall’art. 57, comma I, D.lgs. n. 546/1992, trova applicazione anche nei confronti dell’Ufficio finanziario, al quale non è consentito, innanzi al giudice d’appello, avanzare pretese diverse, sotto il profilo del fondamento giustificativo, e dunque sul piano della causa petendi, da quelle recepite nell’atto impositivo. Pertanto, il processo tributario di appello non permette all’ Amministrazione Finanziaria di dedurre in secondo grado profili diversi rispetto a quelli indicati nell’avviso di accertamento, così da mutare i termini della contestazione. Da ciò ne consegue che l’avviso di accertamento deve contenere specificamente le ragioni della pretesa erariale, atteso che è esclusa la possibilità per l’Ufficio di integrarle successivamente in giudizio.

Questo aggiornamento è disponibile in formato Portabile pdf

Opera a cui si riferisce questo aggiornamento

I TRIBUTI LOCALI

I TRIBUTI LOCALI

Opera aggiornata al D.L. 14 agosto 2020, n. 104 convertito con modifiche dalla L. 13 ottobre 2020, n. 126 e al D.L. 20 ottobre 2020, n. 129 recante “Disposizioni urgenti in materia di riscossione esattoriale”
  • Maurizio Villani
  • Nov 2020
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La pignorabilità del credito fiscale dei condomini

  • Aggiornamento del 16/10/2020

Il presente contributo, dopo un inquadramento dei termini e dei presupposti per la comunicazione dell’opzione per la cessione o per lo sconto in luogo delle detrazioni pari al 110%, affronta la quaestio iuris della facoltà per il Condominio di recuperare quanto dovuto dal condòmino moroso - previa comunicazione dell’amministratore di condominio all’Agenzia delle Entrate dell’esercizio del diritto di opzione di cessione del credito d’imposta da parte del condomino moroso - e di procedere al pignoramento di un credito d’imposta futuro previsto dall’art. 121 D.L. n. 34/2020. L’analisi di tale quaestio iuris è seguita da ulteriori riflessioni strettamente collegate, quali la cessione dei crediti futuri e, in particolare, la pignorabilità presso terzi di un credito d’imposta.

Questo aggiornamento è disponibile in formato Portabile pdf

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ECOBONUS 110%

ECOBONUS 110%

  • Antonio Felice Uricchio - Nicolò Treglia
  • Ott 2020
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OPERAZIONI INESISTENTI: recenti arresti giurisprudenziali

  • Aggiornamento del 08/05/2020

La deduzione di un reddito realizzato a fronte di emissione di fatture false - impropriamente ricondotte a ristrutturazioni immobiliari aziendali - coinvolge penalmente anche lo studio professionale che ne consiglia e/o sostiene l’emissione. A tal riguardo si è espressa la Corte di Cassazione che, con sentenza n. 10916/2020, ha chiarito che la fattura che indica un committente diverso da chi ha ricevuto la prestazione deve ritenersi soggettivamente inesistente e che, se nel documento sono descritte attività diverse da quelle svolte, può configurarsi anche un’operazione oggettivamente inesistente. Il presente aggiornamento riporta una attenta selezione giurisprudenziale (Cass., ord. n. 4428 del 20 febbraio 2020; Cass., sent. n. 10916 del 1 aprile 2020) che analizza le ipotesi di fatturazioni disciplinate dal D.lgs. 74/2000, nonché il rapporto sussistente tra “dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture e di altri documenti per operazioni inesistenti” (art. 2, D.lgs. 74/2020) e “dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici” (art. 3, comma 3, D.lgs. 74/2020).

Questo aggiornamento è disponibile in formato MS Word e Portabile pdf

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Il check up fiscale e gli strumenti di prevenzione e gestione del contenzioso tributario

Il check up fiscale e gli strumenti di prevenzione e gestione del contenzioso tributario

  • Massimiliano Ferrari
  • Lug 2018
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Il giudice competente in materia di esecuzione forzata tributaria

  • Aggiornamento del 30/04/2020

Le Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione, con ordinanza n. 7822 del 14 aprile 2020, hanno enucleato un importante principio di diritto per dirimere il contrasto relativo all’individuazione della giurisdizione competente, tributaria o ordinaria, nelle ipotesi di esecuzione forzata tributaria, in virtù del quale sulla illegittimità del pignoramento presso terzi per la sussistenza di possibili vizi formali decide il giudice dell'esecuzione e, successivamente, solo se necessario, interviene il giudice tributario per la valutazione nel merito della pretesa.

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Processo Esecutivo

Processo Esecutivo

Guida pratico-operativa sulle esecuzioni civili
  • Elisabetta Vitone, Stefano Zaccaro
  • Gen 2020
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Il concorso del consulente fiscale negli illeciti tributari

  • Aggiornamento del 19/11/2019

La gestione del rischio connesso allo svolgimento della professione di consulente fiscale continua a essere una materia fluida, di volta in volta oggetto di esame da parte della giurisprudenza di legittimità, che attua interventi chiarificatori; tale professione, inoltre, è costretta a confrontarsi con l’aspettativa della collettività, che pretende che il consulente si esima da condotte d’istigazione, concorso o favoreggiamento dell’illecito penal-tributario del contribuente da lui assistito. Il presente aggiornamento riporta un approfondito excursus sui recenti arresti giurisprudenziali di legittimità in materia, soffermandosi, in particolare, sulla disamina della sentenza della Corte di Cassazione n. 28158 del 27 giugno 2019 - con la quale è stato stabilito che il professionista risponde a titolo di dolo eventuale qualora sia a conoscenza delle gravi anomalie contabili del cliente -, della sentenza della Corte di Cassazione n. 36461 del 27 agosto 2019 - nella quale si precisa che la prova del concorso del professionista nei reati tributari deve risultare dal contributo consapevole e ispiratore della frode del consulente stesso -, nonchè della sentenza della Suprema Corte n. 3612 del 19 agosto 2019 - ove si chiarisce che l’aggravante ex art. 13-bis del D.lgs. n.74/2000 si applica anche al professionista che non agisce soltanto come consulente ma che sia direttamente interessato a evadere l’imposta -.

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Il check up fiscale e gli strumenti di prevenzione e gestione del contenzioso tributario

Il check up fiscale e gli strumenti di prevenzione e gestione del contenzioso tributario

  • Massimiliano Ferrari
  • Lug 2018
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Il calcolo del valore della rendita vitalizia: dubbi di costituzionalità

  • Aggiornamento del 31/10/2019

Il dato normativo di riferimento per il calcolo del valore della base imponibile ai fini dell’imposta di registro è l’art. 46 del d.P.R. n. 131/1986 (TUIR) che, al comma 1, prevede che la base imponibile degli atti costitutivi di rendite è costituita dalla somma pagata o dal valore dei beni ceduti dal beneficiario ovvero, se maggiore, dal valore della rendita. Il presente aggiornamento, dopo un dettagliato excursus sugli istituti della rendita vitalizia (art. 1872 c.c.) e dell’usufrutto vitalizio si sofferma sull’analisi della nebulosità del parametro da applicare, per espressa previsione normativa, nel calcolo del valore della rendita vitalizia ai fini dell’imposta di registro, evidenziandone i profili di incostituzionalità per violazione degli articoli 3 e 53 della Costituzione.

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Il check up fiscale e gli strumenti di prevenzione e gestione del contenzioso tributario

Il check up fiscale e gli strumenti di prevenzione e gestione del contenzioso tributario

  • Massimiliano Ferrari
  • Lug 2018
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Notifiche degli atti digitali nel PTT

  • Aggiornamento del 11/07/2019

L’art. 16-bis del D.lgs. n. 546/1992, così come modificato dal D.L. n. 119/2018, disciplina la notifica degli atti processuali, disponendo che le notificazioni degli atti, dei documenti e dei provvedimenti giurisdizionali avvengano esclusivamente con modalità telematiche. Tale obbligo vige per i giudizi di primo e secondo grado instaurati con ricorsi/appelli notificati a decorrere dal 1° luglio 2019. Resta ferma la facoltatività dell’opzione telematica della notifica e del deposito degli atti per i ricorsi/appelli notificati entro il 30 giugno 2019. La circolare n.1/DF del MEF ha introdotto importanti chiarimenti in merito alle modalità operative delle notifiche degli atti digitali nel processo tributario telematico in particolari ipotesi quali, ad esempio, la mancata indicazione dell’indirizzo PEC nell’atto introduttivo ovvero la mancata consegna del messaggio di posta elettronica certificata per cause imputabili al destinatario, la notifica a soggetto non obbligato alla titolarità di un indirizzo PEC, nonché in caso di c.d. 'irreperibilità assoluta' del soggetto destinatario della notifica.

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Il Processo Tributario Telematico - Professionisti e Innovazione Digitale

Il Processo Tributario Telematico - Professionisti e Innovazione Digitale

  • Massimiliano Ferrari Luca Brenna Marco Milani
  • Set 2017
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Il regime agevolato dei ‘cervelli in fuga’

  • Aggiornamento del 10/05/2019

L'aggiornamento si pone l’obiettivo di individuare, in maniera lineare e schematica, le modifiche apportate dal testo definitivo dell'art. 5 del D.L. n. 34 del 30 aprile 2019 all’art. 16 del D.lgs. n. 147/2015 e all’art. 44 del D.L. n. 78/2010. La riforma, riassunta in un quadro sinottico, prevede rilevanti novità introducendo un regime agevolato per i c.d. cervelli in fuga.

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Legge di Bilancio 2019

Legge di Bilancio 2019

Novità fiscali, strategie e opportunità
  • Massimiliano Ferrari
  • Mar 2019
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Decreto Crescita e lavoratori “impatriati”

  • Aggiornamento del 16/04/2019

La bozza del Decreto Crescita apporta significative modifiche al regime dei lavoratori impatriati di cui all’art. 16 del D.Lgs. n. 147/2015 nonché al regime del rientro dei cervelli ci cui all’art. 44 del D.L. n. 78/2010. Per l'esattezza, la novella, al fine di rendere più agevole l'accesso ai benefici fiscali, ha eliminato l'obbligo, per i lavoratori rimpatriati, i docenti ed i ricercatori universitari, di essere stati iscritti all'A.I.R.E. (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) nei periodi trascorsi all'estero, purché detti soggetti abbiano avuto la residenza in un altro Stato ai sensi di una convenzione contro le doppie imposizioni sui redditi. Tale semplificazione, inoltre, interessa anche i soggetti - lavoratori impatriati, docenti e ricercatori universitari - rientrati in Italia entro il 31 dicembre 2019 e che abbiano ricevuto contestazioni riguardo al requisito di iscrizione all’A.I.R.E., ai quali si applica il regime speciale nella formulazione attuale.

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Manuale Pratico di Diritto del Lavoro

Manuale Pratico di Diritto del Lavoro

Opera aggiornata alla legge 22 maggio 2017 n.81 (cd. Jobs Act dei lavoratori autonomi)
  • Giuseppe Colucci Lavoro Lex Labor Network
  • Set 2017
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