In seguito alla soppressione di Equitalia e al passaggio in blocco del personale ad Agenzia delle entrate-Riscossione – ente pubblico economico di nuova costituzione –, inizia a prendere forma la concreta ipotesi di nullità di tutti gli atti emessi dal nuovo ente della riscossione, stante il problema della legittimità del transito del personale e dei dirigenti, dal vecchio al nuovo soggetto, senza concorso e quindi in contrasto con quanto sancito dall’art. 97 della Costituzione. Il tutto avvalorato dal Consiglio di Stato che, con ordinanza n. 3213/2107, ha fornito un’indicazione netta sulla probabile fondatezza del ricorso presentato da Dirpubblica – con il quale si chiedeva l’annullamento degli atti di attribuzione indiscriminata e senza concorso delle funzioni dirigenziali del nuovo ente di riscossione -, dall’impossibilità di ricorrere all’art. 42 del DPR n. 600/1973 e dalla evidente inapplicabilità del principio del “funzionario di fatto”.
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