Il D.Lgs. n. 125 del 4 ottobre 2019 – recante modifiche ed integrazioni ai decreti legislativi 25 maggio 2017, n. 90 e n. 92, recanti attuazione della direttiva (UE) 2015/849, nonché attuazione della direttiva (UE) 2018/843 che modifica la direttiva (UE) 2015/849, relativa alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario ai fini di riciclaggio e finanziamento del territorio e che modifica le direttive 2009/138/CE e 2013/36/UE – in vigore dal 10 novembre p.v., recepisce nel nostro ordinamento la Direttiva UE n. 2018/843 – c.d. V Direttiva antiriciclaggio -, introducendo importanti modificazioni ed integrazioni alla disciplina vigente in materia di antiriciclaggio. Le novità di maggiore rilievo concernono l’ampliamento dell’ambito di applicazione della disciplina dettata dal D.lgs. n. 231/2007 e quindi dei soggetti destinatari degli obblighi antiriciclaggio, l’introduzione di misure di adeguata verifica rafforzata per gli intermediari bancari o finanziari, nonché la previsione di diversi strumenti utilizzabili dalle autorità di vigilanza per mitigare il rischio connesso ai Paesi terzi.
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