Con la sentenza n. 412 del 16 novembre 2018, la Corte di Cassazione, dopo aver annullato senza rinvio la sentenza impugnata per intervenuta prescrizione del reato, ha ribadito che “le linee guida costituiscono un sapere scientifico e tecnologico codificato, in modo che possa costituire un’utile guida per orientare agevolmente, in modo efficiente ed appropriato, le decisioni terapeutiche” ed, inoltre, l’adesione alle stesse da parte del professionista sanitario rappresenta un utile parametro nel giudizio di responsabilità medica. I chiarimenti contenuti nella succitata sentenza dimostrano, pertanto, la ancora attuale vigenza nel nostro ordinamento giuridico della distinzione tra colpa lieve e colpa grave per imperizia, nell’ambito della fase esecutiva delle raccomandazioni contenute nelle linee guida che risultino adeguate al caso di specie. L’aggiornamento include il testo integrale della sentenza della Corte di cassazione n. 412 del 16 novembre 2018, depositata in data 8 gennaio 2019.
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