La Corte di Cassazione, intervenendo in materia di guida in stato di alterazione psico-fisica determinata dall’assunzione di sostanze stupefacenti e psicotrope, con sentenza n. 6139 dell’8 febbraio 2018, dando piena e concreta applicazione al principio quod singula non probant coniuncta probant, ha considerato idonea a far ritenere presuntivamente provata l’alterazione da uso di sostanze stupefacenti – alterazione positivamente accertata dal successivo controllo ospedaliero – “la presenza di più indici concorrenti nel medesimo senso compresenti al momento del controllo ed in quel momento attestati” quali, nello specifico, lo stato di agitazione del conducente del veicolo, il possesso di stupefacente non ancora consumato ed occultato nell’autovettura, l’odore acre all’interno del veicolo, nonché la midriasi oculare. L’aggiornamento, dopo una attenta analisi degli elementi costitutivi e degli aspetti probatori della fattispecie di reato di cui all’art. 187 c.d.s, riporta il testo integrale della sent. n. 6139 pronunciata dalla Corte di Cassazione, IV sezione penale, in data 22 novembre 2017 e depositata in data 8 febbraio 2018.
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