Disciplinata dall’art. 243-bis e ss. c.c., l’azione di disconoscimento della paternità può essere esercitata dal marito, dalla madre e dal figlio medesimo nei termini prescritti dall’art. 244 c.c. Il soggetto che esercita l’azione è tenuto a provare la non sussistenza del rapporto di filiazione tra il figlio e il presunto padre. In particolare, l’azione di disconoscimento della paternità da parte della madre deve essere proposta entro sei mesi dalla nascita del figlio ovvero dal giorno nel quale è venuta a conoscenza dell’impotenza di generare del marito al tempo del concepimento (art.244 c.c., comma I, c.c.). L’aggiornamento riporta un fac simile di atto di citazione per disconoscimento di paternità, promossa dalla madre del figlio minore e volta a contestare il rapporto di filiazione tra il minore stesso e l’ex coniuge dell’attrice.
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