La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 18288 del 3 settembre 2020, ha chiarito che, in tema di illeciti amministrativi di cui al d.lgs. n. 196/2003 – cd. codice della privacy -, la fattispecie prevista dall’art. 164-bis, comma II, costituisce non un’ipotesi aggravata rispetto alle violazioni semplici ivi richiamate, ma una figura di illecito del tutto autonoma, atteso che essa prevede la possibilità che vengano infrante dal contravventore, anche con più azioni ed in tempi diversi, una pluralità di ipotesi semplici, unitariamente considerate dalla norma con riferimento a «banche di dati di particolare rilevanza o dimensioni», sicché, in caso di concorso di violazioni di altre disposizioni unitamente a quella in esame, ne deriva un’ipotesi di cumulo materiale delle sanzioni amministrative.
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