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Aggiornamenti Pubblicazioni del 2018
L’art. 10 del D.lgs. n. 546/1992 individua i soggetti che intervengono in qualità di parte nel processo tributario: il ricorrente, l’ufficio del Ministero delle Finanze, il concessionario del servizio di riscossione e l’ente locale. Con il terzo comma dell’art. 11 del decreto, disciplinando la capacità processuale, si è previsto che l’ente locale potesse stare in giudizio solo attraverso l’organo di rappresentanza del proprio ordinamento - ex art. 50 D.lgs. 267/2000 in abrogazione della l. n. 142/1990 - da ciò emergendo che la rappresentanza in giudizio dell’ente era di diritto riconosciuta al sindaco pro-tempore. Proseguendo su tale linea l’aggiornamento include l’evoluzione giurisprudenziale della rappresentanza degli enti locali nel giudizio tributario ed il commento alla sentenza della corte di Cassazione n. 27579 del 30 ottobre 2018 la quale si esprime sul tema del potere di rappresentanza.
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La caparra, quale forma di garanzia contro l’inadempimento e a seconda dell’accordo stipulato tra le parti, può costituire una garanzia generica contro l’inadempienza oppure può valere come corrispettivo per il recesso prevedendo in tal caso una penale. A scopo esemplificativo si rende disponibile un fac simile di caparra penitenziale.
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La caparra rappresenta nel diritto civile un corrispettivo versato a titolo di garanzia contro l’inadempimento del contratto. Distinguiamo colui che la riceve (accipiens) e colui che la versa (tradens). Rientra nella fattispecie dei patti che attraverso specifiche formule rafforzano il contratto. Di seguito un fac simile di caparra confirmatoria.
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I decaduti dalla precedente edizione della rottamazione-bis, per aderire alla rottamazione-ter, dovranno versare entro il 7 dicembre 2018 le rate scadute di luglio, settembre e ottobre 2018. Una volta eseguito il pagamento, il contribuente non dovrà fare nulla, perché d’ufficio sarà l’agente della riscossione a comunicare l’ammontare del debito rideterminato e a trasmettere i bollettini precompilati per eseguire il versamento della rate residue. Di contro, coloro i quali non salderanno le rate pregresse entro il 7 dicembre saranno definitivamente esclusi dalla rottamazione-ter.
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La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 9158 del 12 aprile 2018, si è pronunciata sull'attuale questione del c.d. phishing, confermando il diritto del correntista a vedersi risarcito il danno causato da operazioni non autorizzate da parte del proprio istituto di credito. L'aggiornamento, dopo un dettagliato approfondimento sulla normativa nazionale e sovranazionale in materia, riporta il testo integrale della succitata ordinanza.
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Aggiornamenti al 21/01/2021
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